Le camere di commercio italiane anche quest'anno promuovono la giornata dell'economia. Quella di Rimini ha stilato una agenda per uscire dalla crisi. I dati statistici confermano la gravità della crisi. Sotto tiro le banche: il credito è sempre più ristretto. A febbraio nella provincia di Rimini sono calati dell'1,5% gli impieghi a favore delle imprese. Anche i Consorzi fidi hanno difficoltà ad ottenere finanziamenti da parte degli istituti di credito. Questo è il primo punto dell'agenda improrogabile stilato dalla Camera di Commercio di Rimini. Si punta anche sulla flessibilità in entrata nel mondo del lavoro e lo snellimento della burocrazia. Tutto questo in uno scenario in cui le ore di cassa integrazione nel primo trimestre del 2012 sono aumentae del 38% toccando 1,7 milioni di ore. Altro problema cruciale sono i crediti che le aziende vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni imbrigliate dal patto di stabilità imposto dall'unione europea. Presentato anche l'andamento delle società di capitali che rappresentano solo il 12% delle aziende riminesi, il fatturato continua a registrare una contrazione nel manifatturiero, commercio e agricoltura mentre regala segnali di ripresa nel comparto dei servizi e delle costruzioni.
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