Da 110 a 120 milioni di euro. Questa è la somma per la ricapitalizzazione della banca approvata dal Consiglio Generale dopo la riunione dell'11 luglio. E da qui si riparte per uscire dal Commissariamento scattato per mano di Bankitalia ad ottobre del 2010. Episodio in cui è coinvolto anche il Titano, con il Cis, controllato Carim. A gettare il cuore oltre l’ostacolo in un momento così delicato per l’istituto simbolo di Rimini è la Fondazione, legata a doppio filo alla banca. Negli ultimi 15 giorni il presidente Pasquinelli e il suo vice Vernocchi si sono messi in moto sul territorio per reperire capitali, nonostante la gestione bancaria non sia competenza dell’ente che deve comunque tutelare il suo patrimonio. 30 milioni arriveranno dai privati. A garanzia che si arrivi alla somma finale un pull di banche ha costituito un consorzio di garanzia. 18 milioni sono arrivati da pre adesioni firmate da privati, imprenditori di spicco della regione. Anche le associazioni categoria da Confindustria a Coldiretti contribuiranno al piano di rilancio con importi da quantificare. La Fondazione ha ridotto la sua partecipazione dal 71% al 51% e contribuirà al progetto con 10 milioni di euro. Nel video l’intervista al presidente Massimo Pasquinelli
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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