La notizia buona è che nel terzo trimestre del 2016, nel Riminese, la produzione manifatturiera ha registrato uno sviluppo del 2,7% - rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente -; il fatturato è cresciuto dell'1,6% e gli ordini dell'1,1%. Si tratta della terza miglior performance – in Regione - in questo settore strategico. Una crescita equilibrata: perché la domanda interna è aumentata allo stesso ritmo di quella estera. In ripresa anche l'artigianato. Nel monitoraggio effettuato dalla Camera di Commercio – tuttavia – non mancano aspetti negativi, che riflettono il difficile andamento – anche a livello nazionale – di alcuni comparti particolarmente colpiti dalla crisi. E' il caso dell'edilizia. A Rimini, il fatturato delle costruzioni, è diminuito dello 0,3%, in un anno. Peggio è andato nel resto dell'Emilia-Romagna, dove il calo sfiora il punto percentuale. Ma è il commercio il settore dove la recessione – in Riviera - continua a fare i maggiori danni. La contrazione delle vendite al dettaglio è stata infatti del 2,3%: solo a Ferrara e Reggio Emilia i numeri sono peggiori. In chiaroscuro i dati sul credito: principale preoccupazione, da anni, per chi fa impresa. Il 68,8% del campione di titolari di aziende, consultato nella ricerca, ritiene adeguati la quantità di finanziamenti e i tempi di valutazioni delle richieste; dall'altro lato, però, la maggior parte degli imprenditori giudica negativamente i tassi applicati e i costi complessivi. Infine un dato lievemente positivo, che lascia ben sperare per il futuro. Rimini, con un incremento di 49 unità, rispetto al 2015, è l'unica provincia in Regione a riportare un lieve aumento di imprese attive.
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