Il Governo si aspetta una contrazione importate delle entrate, che potrebbe avvicinarsi ai 100 milioni di euro. Le stime sono dei tecnici e appaiono piuttosto realistiche; pochissime le possibilità di incidere. Ci sono settori imprenditoriali che registrano pesanti difficoltà e un sistema bancario che ha tenuto bene nei primi mesi dell’anno ma che risente negativamente di una serie di fattori sfavorevoli. Lo scenario non è roseo e il Segretario di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti, invita a realismo e prudenza: non è necessario prevedere il peggio. Ai rappresentanti della coalizione di maggioranza il responsabile della finanza pubblica ha illustrato le strade da percorrere: risparmiare e cercare nuove risorse attraverso un progetto di rilancio dell’intero sistema, già indicato nel “Programma economico di sviluppo” presentato e discusso nella Commissione Consiliare Finanze. Ma ogni effetto non arriverà prima del 2011. Per il risparmio l’unica possibilità è la riduzione della spesa corrente. Una riduzione almeno del 2% sui costi della pubblica amministrazione, nessuna nuova assunzione, maggior rigore su rispetto degli orari di lavoro e sulla produttività. Altri risparmi riguarderanno le spese delle Segreterie di Stato, con particolare attenzione a quei progetti considerati non sono vitali per l’andamento generale dello Stato. Contenimenti che dovrebbero portare il deficit complessivo vicino alla metà di quello previsto. Linee approvate dal Patto per San Marino che ha dato al Segretario Gatti il mandato a procedere.
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