I nuovi scenari del commercio vedono la crescente rilevanza delle polarità commerciali rispetto alle tipologie di vendita e il venire meno della contrapposizione fra piccoli e grandi punti vendita e piccole e grandi imprese, contrapposizione che non trova più giustificazioni. Lo sviluppo del franchising e di grandi imprese che operano con piccole superfici specializzate e dei monomarca porta alla coesistenza, gli uni accanto agli altri, di punti vendita di piccola superficie gestiti da indipendenti e da gruppi con estese reti di vendita. L'urbanistica commerciale predispone spazi organizzati, lasciando poi agli operatori di valutare dove insediarsi e al consumatore di scegliere a quali polarità fare riferimento per i suoi acquisti. La distribuzione moderna deve essere vista come un partner per sviluppare quelle politiche di cambiamento e rinnovamento che possono dare al commercio un ruolo trainante nello sviluppo di San Marino con criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale: contro la pratica della scatola sigillata, il luogo di vendita torna alla tradizione dei chioschi all’aperto, richiamando nel consumatore l’immagine e la consistenza del mondo reale, con funzioni complementari allo shopping, edifici di dimensioni non eccessive e perfettamente inseriti nel tessuto urbano. La ricerca della qualità deve allora andare a sostituire quella della quantità.
Ancora oggi si costruiscono centri commerciali in aperta campagna, al di fuori delle città, isole che restano deserte e che spesso non funzionano dal punto di vista collettivo, strutture ripetitive e senza personalità che alimentano il consumo di suolo. Non sarà più vantaggioso piazzare una brutta scatola con un parcheggio davanti e aspettare i clienti. Serve che la comunità cittadina si riconosca in un progetto in cui si identifica la maggior parte della cittadinanza che così si riconosce nella trasformazione, con uno sviluppo, che non può essere solo economico, ma anche ricchezza sociale. L’identità forte di San Marino sta nella nostra vocazione all’ospitalità. Per mantenerla abbiamo bisogno di non guardare sempre indietro rimanendo attaccati al passato, ad una tradizione che finiremo con il mitizzare, ma da lì dobbiamo partire senza stravolgere nulla, ma innovando e recuperando quella spinta che avevamo fino a dieci o quindici anni fa. San Marino ha la forza e la capacità per uscire dai meccanismi che premiano solo la rendita e gli investimenti immobiliari? Ha la capacità di innovare?
L’ipotesi sulla quale si propone di lavorare è la creazione di un’area dello shopping di nuova generazione, tenendo presente che le tradizionali forme del commercio proprie della grande distribuzione organizzata sono ormai entrate in crisi, un LIFESTYLE CENTRE offre uno stile di consumo che supera il centro commerciale o l’outlet più classico, andando incontro alla mutata domanda dei consumatori. Destinazione multifunzionale dedicata al tempo libero, ristoranti, luoghi di intrattenimento, ambienti di design ed elementi decorativi come fontane e arredamenti urbani che richiamano l’idea della main street. L’idea è un’area di shopping “di alto profilo” e molto spesso questi centri nascono dalla riqualificazione di aree industriali da trasformare o da ristrutturare.
In Italia è attivo uno di questi centri: Le Piazze di Castel Maggiore a tre km da Bologna.
I punti di forza sono la struttura all'aperto, la vivibilità del complesso, la componente ambientale e alcuni concetti della SMART CITY.
Ancora oggi si costruiscono centri commerciali in aperta campagna, al di fuori delle città, isole che restano deserte e che spesso non funzionano dal punto di vista collettivo, strutture ripetitive e senza personalità che alimentano il consumo di suolo. Non sarà più vantaggioso piazzare una brutta scatola con un parcheggio davanti e aspettare i clienti. Serve che la comunità cittadina si riconosca in un progetto in cui si identifica la maggior parte della cittadinanza che così si riconosce nella trasformazione, con uno sviluppo, che non può essere solo economico, ma anche ricchezza sociale. L’identità forte di San Marino sta nella nostra vocazione all’ospitalità. Per mantenerla abbiamo bisogno di non guardare sempre indietro rimanendo attaccati al passato, ad una tradizione che finiremo con il mitizzare, ma da lì dobbiamo partire senza stravolgere nulla, ma innovando e recuperando quella spinta che avevamo fino a dieci o quindici anni fa. San Marino ha la forza e la capacità per uscire dai meccanismi che premiano solo la rendita e gli investimenti immobiliari? Ha la capacità di innovare?
L’ipotesi sulla quale si propone di lavorare è la creazione di un’area dello shopping di nuova generazione, tenendo presente che le tradizionali forme del commercio proprie della grande distribuzione organizzata sono ormai entrate in crisi, un LIFESTYLE CENTRE offre uno stile di consumo che supera il centro commerciale o l’outlet più classico, andando incontro alla mutata domanda dei consumatori. Destinazione multifunzionale dedicata al tempo libero, ristoranti, luoghi di intrattenimento, ambienti di design ed elementi decorativi come fontane e arredamenti urbani che richiamano l’idea della main street. L’idea è un’area di shopping “di alto profilo” e molto spesso questi centri nascono dalla riqualificazione di aree industriali da trasformare o da ristrutturare.
In Italia è attivo uno di questi centri: Le Piazze di Castel Maggiore a tre km da Bologna.
I punti di forza sono la struttura all'aperto, la vivibilità del complesso, la componente ambientale e alcuni concetti della SMART CITY.
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