Ne è convinto il movimento “Per San Marino”, per il quale la banca dovrebbe diventare una public company, una banca sociale che deve gestire gli interessi dello Stato, con un capitale sociale sottoscritto anche dai sammarinesi. Invita dunque tutti gli interessati ad aprire un dibattito, impostando così un nuovo metodo di partecipazione dei cittadini alle scelte di fondo per il Paese.
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