Al momento è solo un'ipotesi, una opportunità che potrebbe aprirsi per le aziende sammarinesi produttrici di carne e formaggi, intenzionate a conquistare spazi sul mercato russo. A Mosca, dove è in corso il Forum Economico Internazionale degli Stati della CSI, è presente il Segretario di Stato all'Agricoltura e alla Cooperazione Economica Internazionale, Antonella Mularoni, e l'Associazione Nazionale dei centri di vendita all'ingrosso e distribuzione (NAORTS) guarda con grande interesse alla possibilità di aprire relazioni commerciali con la Repubblica. Dall'agosto del 2014, la guerra commerciale con la Russia ha provocato all'Italia un calo delle esportazioni del 24%. Fra i settori più colpiti proprio quello agroalimentare. Il divieto all’ingresso riguarda frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti dall'Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada, la Norvegia e l'Australia ed è stato prorogato fino al 5 agosto 2016. Gli effetti dell'embargo totale hanno portato all'incremento della produzione russa di formaggi, salita negli ultimi 4 mesi del 2015 del 30%, ma anche ad un mercato di imitazioni dei prodotti italiani, in particolare di mozzarella, robiola e Parmesan. L'eventuale scambio commerciale con San Marino, riguarderebbe prodotti di alta gamma e di produzione limitata. “Abbiamo la necessità di sostenere lo sviluppo commerciale delle nostre aziende produttrici – spiega il Segretario all'Industria, Marco Arzilli – ma vigileremo attentamente perchè non si verifichi nessuna distorsione. Chiunque tenti di aggirare in qualunque modo l'embargo – aggiunge Arzilli – sarà pesantemente sanzionato”. Nel settembre scorso due aziende sammarinesi, la San Marino Salumi e la SM Sales sono state le uniche società europee a partecipare alla fiera World Food, durante la quale hanno presentato i loro prodotti. “Tutto quello che uscirà da San Marino - ci spiega Arzilli - dovrà essere rigorosamente di produzione sammarinese e dotato della certificazione alimentare rilasciata dagli organismi preposti del nostro Paese e il previsto certificato d'origine”. Tutto dunque rigorosamente Made in San Marino e nel rispetto delle norme internazionali.
Sergio Barducci
Abbiamo raggiunto telefonicamente il Segretario di Stato Mularoni a Mosca e smentisce categoricamente la notizia diffusa oggi da un quotidiano russo, della firma di un accordo in occasione del Forum Economico: "Sono qui su invito degli organizzatori del Forum - ci ha detto - semplicemente per presentare il sistema San Marino. Un invito particolarmente prestigioso, che ci consente di presentare il nostro Paese ai più importanti operatori economici russi. Nessun accordo da firmare - aggiunge e nessuna intenzione di favorire le importazioni di carni e formaggi dell'Unione Europea, come qualcuno ha titolato. Non avendo aderito alle sanzioni europee - conclude il Segretario Mularoni - San Marino può esportare in Russia i suoi prodotti rigorosamente Made in San Marino, alla stessa stregua della Svizzera e di altri Paesi"
Sergio Barducci
Abbiamo raggiunto telefonicamente il Segretario di Stato Mularoni a Mosca e smentisce categoricamente la notizia diffusa oggi da un quotidiano russo, della firma di un accordo in occasione del Forum Economico: "Sono qui su invito degli organizzatori del Forum - ci ha detto - semplicemente per presentare il sistema San Marino. Un invito particolarmente prestigioso, che ci consente di presentare il nostro Paese ai più importanti operatori economici russi. Nessun accordo da firmare - aggiunge e nessuna intenzione di favorire le importazioni di carni e formaggi dell'Unione Europea, come qualcuno ha titolato. Non avendo aderito alle sanzioni europee - conclude il Segretario Mularoni - San Marino può esportare in Russia i suoi prodotti rigorosamente Made in San Marino, alla stessa stregua della Svizzera e di altri Paesi"
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