Con una lettera firmata dai Segretari Generali Giuliano Tamagnini (CSdL) e Marco Tura (CDLS) la CSU ha chiesto al Congresso di Stato la riapertura del confronto, sulle principali problematiche del paese, ad iniziare dai temi dello stato dei conti pubblici, dello sviluppo e dell'occupazione, dello stato sociale e della previdenza (primo e secondo pilastro). "Riteniamo - si legge nella lettera CSU - che solo da un confronto serio e concreto possano scaturire le soluzioni più opportune per fare fronte alle gravi emergenze che il paese sta vivendo da anni, e per rilanciare lo sviluppo di un paese che, nonostante la recente uscita dalla black list, non ha per nulla imboccato la strada della ripresa dell'economia e dell'occupazione Anzi, il numero dei disoccupati non accenna a diminuire, e sono sempre tanti i licenziamenti per crisi o chiusure aziendali, mentre un numero sempre crescente di giovani sammarinesi e residenti si vedono costretti ad emigrare in altri paesi vista la pressoché totale assenza di prospettive nel nostro paese."
Altrettanto importanti e decisivi per la CSU sono i temi dello stato dei conti pubblici, anche alla luce della legge finanziaria 2015 che ha ulteriormente aggravato la grave situazione debitoria del paese, senza peraltro destinare nessuna significativa risorsa allo sviluppo e all'occupazione, e della previdenza.
"Circa il primo pilastro - prosegue la nota della CSU - gli stessi consulenti del Governo hanno tracciato uno scenario particolarmente allarmante, stante il grave sbilancio tra le entrate e le uscite dei fondi pensioni e la previsione della necessità di un sempre più massiccio intervento di risorse dal bilancio della Stato, a sua volta in forte sofferenza. Al contempo, occorre anche affrontare le problematiche irrisolte relative alla previdenza complementare. Vista la gravità e l'urgenza delle tematiche sollevate, siamo a richiedere un sollecito riscontro alla presente con la fissazione in tempi brevi di un programma di incontri."
Altrettanto importanti e decisivi per la CSU sono i temi dello stato dei conti pubblici, anche alla luce della legge finanziaria 2015 che ha ulteriormente aggravato la grave situazione debitoria del paese, senza peraltro destinare nessuna significativa risorsa allo sviluppo e all'occupazione, e della previdenza.
"Circa il primo pilastro - prosegue la nota della CSU - gli stessi consulenti del Governo hanno tracciato uno scenario particolarmente allarmante, stante il grave sbilancio tra le entrate e le uscite dei fondi pensioni e la previsione della necessità di un sempre più massiccio intervento di risorse dal bilancio della Stato, a sua volta in forte sofferenza. Al contempo, occorre anche affrontare le problematiche irrisolte relative alla previdenza complementare. Vista la gravità e l'urgenza delle tematiche sollevate, siamo a richiedere un sollecito riscontro alla presente con la fissazione in tempi brevi di un programma di incontri."
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