Una lettera aperta agli operatori dell'Ausl Romagna per "riconoscere le esperienze positive della sanita' romagnola, che si distingue per elevata professionalita', tempi di attesa limitati e un alto livello di fiducia tra i cittadini", e per "anticipare un corposissimo piano di investimenti che migliorera' la struttura fisica e le condizioni di lavoro dei presidi ospedalieri del territorio". L'hanno scritta il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, quello di Forli' Davide Drei, quello di Ravenna Michele De Pascale e quello di Rimini Andrea Gnassi.
Nella lettera, i sindaci sottolineano "l'elevata qualita' assistenziale" della sanita' romagnola, dimostrata "da molti indicatori, ad esempio il fatto che, su 100 ricoveri, i cittadini romagnoli ne effettuano ben 91 negli ospedali dell'Ausl Romagna".
Inoltre, proseguono i quattro, "i tempi d'attesa per gli interventi chirurgici per patologia oncologica registrano i risultati migliori a livello regionale", e l'Ausl Romagna "e' tra le poche realta', negli ultimi due anni, ad avere incrementato il proprio personale di 600 unita'". Tutto questo e' stato fatto "senza creare disavanzi, il che- annunciano i sindaci- ci consentira' di intervenire con un corposissimo piano di investimenti". Infine, i primi cittadini pongono l'accento sulla "nuova fase di confronto (interna, con i sindaci e con i sindacati) che pone al centro la valorizzazione professionale dell'Azienda, con l'obiettivo di un ulteriore rafforzamento del governo clinico e di una maggiore autonomia delle capacita' decisionali di tutta la rete".
Nella lettera, i sindaci sottolineano "l'elevata qualita' assistenziale" della sanita' romagnola, dimostrata "da molti indicatori, ad esempio il fatto che, su 100 ricoveri, i cittadini romagnoli ne effettuano ben 91 negli ospedali dell'Ausl Romagna".
Inoltre, proseguono i quattro, "i tempi d'attesa per gli interventi chirurgici per patologia oncologica registrano i risultati migliori a livello regionale", e l'Ausl Romagna "e' tra le poche realta', negli ultimi due anni, ad avere incrementato il proprio personale di 600 unita'". Tutto questo e' stato fatto "senza creare disavanzi, il che- annunciano i sindaci- ci consentira' di intervenire con un corposissimo piano di investimenti". Infine, i primi cittadini pongono l'accento sulla "nuova fase di confronto (interna, con i sindaci e con i sindacati) che pone al centro la valorizzazione professionale dell'Azienda, con l'obiettivo di un ulteriore rafforzamento del governo clinico e di una maggiore autonomia delle capacita' decisionali di tutta la rete".
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