Nell'agenda dei ministri economici e finanziari europei c'è il negoziato aperto con la Svizzera, in tema di fiscalità. L'intenzione è quella di mettere in discussione l'accordo, già siglato anche da San Marino, lamentando una presunta disattenzione di Berna nel versamento degli importi dovuti. L'accordo riguarda i redditi da deposito dei non residenti, che ha portato gradualmente il tasso di imposizione fiscale fino al 35%. Una questione che riaprirà, presumibilmente, il confronto sul rapporto dei 27 con i Paesi a fiscalità leggera, e che potrebbe includere anche la Repubblica di San Marino. “Per quel che ci riguarda – dichiara il Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini – non abbiamo segnali che ci facciano pensare alla necessità di rimetterci al tavolo del negoziato. Con l'Ecofin abbiamo sottoscritto un accordo che abbiamo sempre rispettato e non si è mai manifestato alcun problema. Se Bruxelles decidesse di riaprire un confronto per tutti i paesi, saremo sicuramente disponibili a farlo ma per il momento non ne vediamo le ragioni”. La Svizzera, intanto, ha sottoscritto una serie di accordi bilaterali, in particolare con Germania, Gran Bretagna e Austria, e secondo indiscrezioni si preparerebbe a fare la stessa cosa con l'Italia. Il tema della fiscalità è particolarmente sentito, considerato che i Paesi dell'area Euro, come sottolinea il Fondo Monetario Internazionale, stanno registrando sofferenze nelle entrate tributarie in conseguenza della diminuita produzione di reddito, e questo complica sensibilmente il mantenimento dello stato sociale e rischi di generare pesanti conflitti sociali.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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