La proposta è quella di modificare la direttiva del 2005, che disciplina la tassazione sui risparmi dei non residenti, ed estendere il campo di applicazione dai soli conti bancari a tutti quei prodotti finanziari innovativi attraverso i quali è possibile esportare capitali all’estero e il cui rendimento è assimilabile agli interessi maturati con un conto di risparmio. Le regole poi dovranno valere non solo per le persone fisiche ma anche giuridiche – società o fondazioni – aperte all’estero solo per portare fuori dal proprio paese somme di denaro.
Riproduzione riservata ©