Il rapporto italo-sammarinese e la definizione del Presidente di Banca Centrale “dopo ormai un anno di abbandono totale”. Per Valerio De Molli dello Studio Ambrosetti i problemi non più rinviabili. Altrimenti, una situazione drammatica potrebbe diventare catastrofica. Ma come abbiamo sentito nell’annuncio del Segretario alle Finanze Gatti, il nuovo esecutivo se ne occuperà entro la prima sessione consiliare di gennaio. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Fondazione Sums Giovanni Galassi. “Pur non essendo nel costume di San Marino aprire a suggerimenti e indiscrezioni, è semplice buon senso ipotizzare per la presidenza di Banca Centrale un elemento che sia nel mondo dei direttori e dei governatori delle altre banche. A mio parere - ha aggiunto - dovrebbe essere una persona di elevato prestigio che possa competere con chiunque in Europa e nel mondo”.
Ai fronti già aperti vengono aggiunti capitoli sullo stato sociale e la scuola, ma anche l’avvio di un tavolo tecnico dedicato al turismo e al commercio con il coinvolgimento diretto degli operatori e delle categorie. Intanto il Forum si riallinea anche con la congiuntura economica. “Due anni fa - ricorda De Molli - eravamo al vertice dello sviluppo. Nel 2009 ci troveremo nel mezzo di una crisi economica di portata storica. Sarebbe stupido da parte nostra dire che bisogna fare solo quel che avevamo progettato allora”.
Ai fronti già aperti vengono aggiunti capitoli sullo stato sociale e la scuola, ma anche l’avvio di un tavolo tecnico dedicato al turismo e al commercio con il coinvolgimento diretto degli operatori e delle categorie. Intanto il Forum si riallinea anche con la congiuntura economica. “Due anni fa - ricorda De Molli - eravamo al vertice dello sviluppo. Nel 2009 ci troveremo nel mezzo di una crisi economica di portata storica. Sarebbe stupido da parte nostra dire che bisogna fare solo quel che avevamo progettato allora”.
Riproduzione riservata ©