In una nota congiunta le segreterie di Stato per il Lavoro e al Turismo con delega al Territorio e i rapporti con l'AASS, confermano che il Governo, dopo le dimissioni di Antonella Mularoni, ha voluto verificare la possibilità di realizzare un progetto alternativo con analisi dei costi, in linea con le moderne tecnologie già adottate da altri paesi, per cercare di risolvere definitivamente i problemi delle connessioni mobili. “Il progetto portato avanti dall'ex segretario di Stato al Territorio – sottolineano – prevedeva infatti l'installazione di tralicci alti fino a 36 metri necessari per montare antenne, anche nei centri abitati (e lungo la Superstrada). In questi anni – aggiungono – era stato fatto più volte presente che il progetto andava rivisto e aggiornato con le tecnologie di ultima generazione per diminuire l'impatto ambientale ed elettromagnetico.
L'AASS – fanno sapere infine - ora è stata incaricata soltanto di effettuare uno studio di fattibilità, dal momento che sta già realizzando la rete in fibra ottica”.
L'AASS – fanno sapere infine - ora è stata incaricata soltanto di effettuare uno studio di fattibilità, dal momento che sta già realizzando la rete in fibra ottica”.
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