E’ l’incubo di ogni risparmiatore: migliaia di euro - i risparmi di una vita – investiti in azioni ritenute sicure, blindate - come si dice in gergo -, poi, improvvisamente il crack finanziario, devastante, inaspettato. Un copione già visto più volte purtroppo. In Italia si sta cercando di correre ai ripari: nella prossima finanziaria è prevista l’istituzione di un fondo per i cittadini vittime di default quali quelli di Parmalat e Cirio. Una sorta di paracadute finanziario, che sarà alimentato dai cosiddetti depositi dormienti presso le banche. Sul Titano – al momento – non esiste qualcosa di simile. L’esecutivo sta comunque pensando ad altre forme di tutela dei risparmiatori; saranno contenute nel testo unico in materia bancaria e finanziaria che dovrebbe andare in consiglio entro il mese di novembre, dopo l’approvazione da parte della commissione finanze. La bozza del documento prevede l’emanazione di norme per una maggiore trasparenza e tutela del risparmio, requisiti minimi del contratto tra il cliente e la banca, regole chiare in materia di pubblicità. Il principio informatore di queste disposizioni è che il risparmiatore sia sempre perfettamente informato sul rischio dell’investimento. L’art.70 della finanziaria per il 2005 prevede inoltre l’istituzione di un vero e proprio fondo di garanzia per i cittadini che hanno depositi presso banche sammarinesi. Il fondo, gestito dalla Banca Centrale, sarà alimentato dagli stessi istituti bancari del Titano che verseranno una cifra in relazione alla massa monetaria amministrata.
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