“Se l'attuale progetto fosse già legge – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Direttivo dell'USL, Pancrazio Raimondo – sarebbe sostanzialmente impossibile, a San Marino, la nascita di un nuovo sindacato; perché sarebbero necessarie 750 adesioni, la copertura di 6 categorie e si avrebbe a disposizione solo mezz'ora di assemblea in un anno”. E' una presa di posizione netta – quella dell'Unione Sammarinese dei Lavoratori – contro il progetto di legge sindacale, presentata nel maggio scorso, e che andrà in Commissione mercoledì. Il segretario generale Francesco Biordi chiede allora una discussione in Consiglio, che elimini “ogni discriminazione”; al fine della determinazione della rappresentatività sindacale devono essere computati tutti gli iscritti, indipendentemente dalla misura della quota associativa versata. “Non contestiamo in toto il criterio della maggiore rappresentatività – ha sottolineato Raimondo –; ma che senso ha applicarlo – ad esempio – al diritto di assemblea?”
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