L’Unione Sammarinese dei Lavoratori nei giorni scorsi ha consegnato ai membri del Congresso di Stato e ai Capigruppo Consiliari una richiesta di incontro in merito al progetto di riforma fiscale. Un testo assolutamente da rivedere, tant’è che ha chiesto al Governo di non procedere con l’esame in I^ lettura previsto nella sessione consiliare del 22-25 luglio. "Pur essendo consapevoli dello stato di sofferenza in cui versano le casse dello Stato, riteniamo che tale progetto ricada perlopiù sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, con il rischio di innescare una pericolosa contrazione dei consumi considerato anche l’aggravio aggiunto con la recente introduzione della tassa sugli
immobili". Per il terzo sindacato tale iniquità viene ulteriormente appesantita dalla totale mancanza di implementazione dei sistemi di monitoraggio necessari per un’effettiva emersione dei redditi, condizione necessaria per il conseguimento di una reale equità fiscale. Obiettivo che, considerate le ridotte dimensioni della realtà sammarinese, si potrebbe raggiungere rafforzando la collaborazione tra gli uffici competenti attraverso l’incrocio
dei dati informatici in loro possesso, favorendo l’emissione di documenti a “valore fiscale” (scontrini, fatture, etc.) e stimolando la diffusione di sistemi di pagamento elettronici (come la Smac).
Restiamo in attesa che il Governo e i Capigruppo Consiliari convochino a breve un incontro per discutere di tali tematiche, con l’intento di avviare un confronto aperto e costruttivo volto alla realizzazione di una riforma più equa e coraggiosa, che serva ai
lavoratori, alle imprese, alle famiglie ma più in generale alla crescita economica del nostro sistema Paese.
immobili". Per il terzo sindacato tale iniquità viene ulteriormente appesantita dalla totale mancanza di implementazione dei sistemi di monitoraggio necessari per un’effettiva emersione dei redditi, condizione necessaria per il conseguimento di una reale equità fiscale. Obiettivo che, considerate le ridotte dimensioni della realtà sammarinese, si potrebbe raggiungere rafforzando la collaborazione tra gli uffici competenti attraverso l’incrocio
dei dati informatici in loro possesso, favorendo l’emissione di documenti a “valore fiscale” (scontrini, fatture, etc.) e stimolando la diffusione di sistemi di pagamento elettronici (come la Smac).
Restiamo in attesa che il Governo e i Capigruppo Consiliari convochino a breve un incontro per discutere di tali tematiche, con l’intento di avviare un confronto aperto e costruttivo volto alla realizzazione di una riforma più equa e coraggiosa, che serva ai
lavoratori, alle imprese, alle famiglie ma più in generale alla crescita economica del nostro sistema Paese.
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