“Dignità ai frontalieri”. Non è uno slogan, ma è l’obiettivo comune di Uil e Usl. Entrambi i sindacati cercano sinergie affinché la categoria abbia chiari diritti e doveri. Si parte da una considerazione: si parla di frontalierato solo quando emergono questioni come franchigia e fiscalità, dimenticando che in Italia ci sono 80.000 lavoratori senza status giuridico riconosciuto dallo Stato. Uil ha le idee chiare: vuole chiedere al governo italiano un tavolo tecnico e scrivere uno statuto del lavoro frontaliero per poi negoziare il rapporto con gli altri paesi.
Ma non c’è solo il tema frontalieri. L’Usl riunisce anche la segreteria industria per parlare di contratti. Si lavora ad un documento da sottoporre alle parti, per arrivare ad un buon accordo per tutti. “Non esistono lavoratori di serie a e b – afferma l’Usl. Ognuno deve essere tutelato”. Nel video le interviste a Pancrazio Raimondo (Segretario generale Uil frontalieri) e Francesca Busignani (Segretario Federazione Industria Usl)
Monica Fabbri
Ma non c’è solo il tema frontalieri. L’Usl riunisce anche la segreteria industria per parlare di contratti. Si lavora ad un documento da sottoporre alle parti, per arrivare ad un buon accordo per tutti. “Non esistono lavoratori di serie a e b – afferma l’Usl. Ognuno deve essere tutelato”. Nel video le interviste a Pancrazio Raimondo (Segretario generale Uil frontalieri) e Francesca Busignani (Segretario Federazione Industria Usl)
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©