La musica si spegne, le luci si abbassano, la sala è vuota. Non si balla, non si fa festa: né al chiuso dei locali né in piazza. Per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo le attività concesse sono limitate, mentre ci sono 1323 sammarinesi e 2 milioni e mezzo di italiani in quarantena. Le discoteche, unico settore a subire chiusure al 100%, non potranno riaprire almeno fino al 31 gennaio, dopo solo due mesi che si era riaccesa la musica.
Ieri una delegazione del sindacato dei locali da ballo regionale ha incontrato in videoconferenza il presidente Bonaccini e l'assessore al Commercio e Turismo Corsini per chiedere ristori e definire le modalità della possibile riapertura. Gli impegni messi sul tavolo dalla Regione sono i seguenti. "Il presidente Bonaccini - spiega Gianni Indino, presidente del Silb regionale - ha messo in campo un primo provvedimento di 500mila euro. In un secondo momento si è promesso un secondo bando con una cifra a sei zeri, ma l'impegno maggiore è stato quello di un incontro con il governo".
Intanto otto persone su dieci hanno deciso di trascorrere il Capodanno in casa. Le restanti mangeranno al ristorante, stapperanno al bar, si intratterranno al teatro o con le poche attività rimaste. A Rimini, per esempio, i musei rimangono aperti per tutta la notte, assieme a spettacoli di video mapping nel centro storico e un concerto nell'Arena Francesca Da Rimini con gli allievi della Music Academy, insieme a Monti Dj: l'ingresso è gratuito su prenotazione con Super Green pass. A Riccione la pista di pattinaggio sul ghiaccio resterà aperta fino a tarda notte, mentre a Santarcangelo è confermata la mostra degli artisti della Mutoid Waste Company in piazza.