Già si parla di edizione dei record; di “Ferragosto invernale”. Quel che è certo è che il Capodanno, a Rimini, è stato un successo; complice anche il meteo e una serie di eventi di spessore, e ben calibrati. Che tutto stesse procedendo per il verso giusto – del resto – lo si era capito già dai giorni scorsi, con 600 hotel aperti, completamente prenotati, tutto esaurito nei ristoranti, e un fiume di gente a passeggio per le strade. Pienone – allora - al concerto di Nek, in piazzale Fellini; il cantante ha proposto tutti i suoi successi; e non si è certo risparmiato di fronte ad un simile pubblico. Dopo la mezzanotte il cuore della festa si è spostato in un centro storico già gremito, e animato da mille eventi; come il DJ set firmato RDS, in Piazza Cavour. Dalle 23 fino all'alba, invece, Piazza Malatesta si è trasformata in un'enorme discoteca a cielo aperto; al mixer, tra gli altri, si sono alternati Cosmo – uno dei protagonisti dell'attuale scena musicale italiana -, e Marco Rissa: chitarrista e co-fondatore dei TheGiornalisti. “Questa edizione ha consacrato ufficialmente Rimini come la città più gettonata anche per le vacanze di fine anno degli italiani - ha commentato il Sindaco Gnassi -. La cartolina di ieri sera è quella di un Paese che ha voglia di far festa insieme e che si ribella alla paura”. Nella mente di molti, infatti, vi erano ancora le immagini della tragedia di Corinaldo. Ma il piano di sicurezza previsto da Prefettura e Questura, in collaborazione con il Comune, ha funzionato. Si è rivelata efficace, ad esempio, l'ordinanza che vietava lo spray urticante e le bottiglie di vetro. Tra le varie misure di prevenzione anche i metal detector nei 10 varchi per gli accessi alle piazze, oltre che agli ingressi in discoteca. Bloccato un veglione abusivo proprio nei pressi della Questura. Da registrare, purtroppo, a Viserba, il ferimento di padre e figlio – di 49 e 11 anni, origini tunisine – a causa dell'accensione di un petardo artigianale, all'interno della loro abitazione. Il più grave è il padre: ricoverato al centro grandi ustioni di Ancona, con una prognosi di 40 giorni. Poco prima di mezzanotte, infine, a Spontricciolo, un incendio è divampato all'interno di una delle strutture della “Capanna di Betlemme”: realtà di accoglienza della Papa Giovanni XXIII, rivolta ai senza dimora. In quel momento, nella struttura, vi era solo una persona: rifugiatasi sul terrazzo del primo piano, e tratta poi in salvo dai Vigili del Fuoco. Non sono ancora note le cause di quanto avvenuto, ma le Forze dell'Ordine escludono comunque la natura dolosa del rogo. Sul posto anche Carabinieri e Polizia.
Nel servizio l'intervista a Giacomo Temeroli: volontario dell'Associazione Papa Giovanni XXIII
Nel servizio l'intervista a Giacomo Temeroli: volontario dell'Associazione Papa Giovanni XXIII
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