In Italia si assiste a una lenta decrescita della curva del contagio, ma con l'Rt in aumento e - nel primo bollettino del 2021 - il tasso di positività al 14,1%, ancora in crescita diverse regioni potrebbero finire nuovamente in zona rossa o arancione dopo il 6 gennaio. A rischiare per ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità hanno superato il valore 1 di Rt e che potrebbero essere collocate nella lista dei territori sottoposti a maggiori restrizioni.
Attualmente è previsto che, dopo il decreto di Natale, le Regioni tornino alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, cioè tutte gialle (tranne l'Abruzzo arancione), ma l'andamento del contagio non rende scontato che sia così. Sarà il governo a decidere, la prossima settimana, a seguito delle verifiche effettuate dagli esperti sul nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità. La data della riunione della cabina di regia per il Monitoraggio Regionale non è ancora stata resa nota.
Il report del 30 dicembre indica varie criticità: in particolare, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. A questi dati si aggiunge il caso della Sardegna, che ha una classificazione del rischio 'non valutabile' e quindi 'alto', a causa dell'incompletezza dei dati forniti.