“Santiago, Italia” è l'ultimo film di Nanni Moretti, uscito in questi giorni, che racconta il golpe in Cile e una storia italiana di solidarietà. Storia che vede tra i protagonisti anche una giornalista cilena, oggi socia della Stampa Estera, intervistata dallo stesso Moretti.
Patricia Mayorga aveva poco più di 20 anni quando il suo Paese divenne dittatura: Augusto Pinochet rovesciò con la forza il governo democratico di Salvador Allende. Il Palazzo de La Moneda fu bombardato: come se in Italia succedesse a Palazzo Chigi, o al Quirinale.
Riparò nel sud del Cile, ma la situazione degenerava, era una giornalista in pericolo.
Si rifugiò nell'ambasciata italiana, dove rimase tre mesi insieme ad altre centinaia che poi, come lei, espatriarono. Una storia di accoglienza, oggi raccontata nell'ultimo film di Nanni Moretti, in un'Italia però assai diversa.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Patricia Mayorga giornalista cilena de El Mercurio
Patricia Mayorga aveva poco più di 20 anni quando il suo Paese divenne dittatura: Augusto Pinochet rovesciò con la forza il governo democratico di Salvador Allende. Il Palazzo de La Moneda fu bombardato: come se in Italia succedesse a Palazzo Chigi, o al Quirinale.
Riparò nel sud del Cile, ma la situazione degenerava, era una giornalista in pericolo.
Si rifugiò nell'ambasciata italiana, dove rimase tre mesi insieme ad altre centinaia che poi, come lei, espatriarono. Una storia di accoglienza, oggi raccontata nell'ultimo film di Nanni Moretti, in un'Italia però assai diversa.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Patricia Mayorga giornalista cilena de El Mercurio
Riproduzione riservata ©