In Italia i lavori parlamentari riprenderanno il 7 gennaio: vediamo con quali priorità.
Camera e Senato riprendono a lavorare subito dopo l'Epifania, con le commissioni, mentre le sedute in aula torneranno da mercoledì 9. I nuovi cavalli di battaglia della maggioranza gialloverde sono legittima difesa e i decreti di riforma costituzionale. Con lo slogan “la difesa è sempre legittima”, il ministro Salvini è già tornato alla carica, nonostante le perplessità degli alleati. La legge ha già avuto l'ok del Senato in ottobre, entro gennaio dovrebbe dunque arrivare alla Camera.
Il ministro Di Maio si fa riprendere col ritrovato Di Battista, sulle piste da sci, per dire che nel 2018 hanno combattuto una “classe di privilegiati” e che ora è tempo di una nuova legge per tagliare gli stipendi a tutti i parlamentari. Pronta, anche qui, la presa di posizione di Salvini: “Le priorità degli italiani sono cose più concrete”, ha detto. I 5Stelle puntano però decisi anche a ridurre il numero dei parlamentari, dagli attuali 315 senatori e 630 deputati a 200 e 400, ma l'approdo in aula non c'è ancora. Inoltre al Senato i numeri non sono più così certi, dopo le 4 espulsioni dal Movimento, tra le quali ci sono appunto 2 senatori. Uno è Gregorio De Falco, reo di aver votato contro il decreto sicurezza e di essersi astenuto al voto di fiducia sulla manovra. I famosi decreti su reddito di cittadinanza e quota 100 sono attesi in Consiglio dei Ministri a metà gennaio.
Altri provvedimenti sono il cosiddetto decreto “Concretezza”, che introduce videosorveglianza e impronte digitali contro i furbetti del cartellino, ora in commissione alla Camera dopo l'ok in prima lettura del Senato, il decreto “Semplificazioni”, con una sforbiciata a 500 leggi e l'avvio di nuovi codici che sostituiranno i testi unici, in Aula il 15 gennaio con tempi stretti perché il decreto scade il 12 febbraio, e nei primi mesi è attesa anche la proposta di legge pentastellata sulle elezioni trasparenti, dalla cabina di plexiglass alle nuove norme su scrutatori e presidenti di seggio. Congelati infine, per il momento, il decreto Pillon sull'affido condiviso, arenato da mesi in commissione giustizia, e quello sulle chiusure domenicali dei negozi.
Francesca Biliotti
Camera e Senato riprendono a lavorare subito dopo l'Epifania, con le commissioni, mentre le sedute in aula torneranno da mercoledì 9. I nuovi cavalli di battaglia della maggioranza gialloverde sono legittima difesa e i decreti di riforma costituzionale. Con lo slogan “la difesa è sempre legittima”, il ministro Salvini è già tornato alla carica, nonostante le perplessità degli alleati. La legge ha già avuto l'ok del Senato in ottobre, entro gennaio dovrebbe dunque arrivare alla Camera.
Il ministro Di Maio si fa riprendere col ritrovato Di Battista, sulle piste da sci, per dire che nel 2018 hanno combattuto una “classe di privilegiati” e che ora è tempo di una nuova legge per tagliare gli stipendi a tutti i parlamentari. Pronta, anche qui, la presa di posizione di Salvini: “Le priorità degli italiani sono cose più concrete”, ha detto. I 5Stelle puntano però decisi anche a ridurre il numero dei parlamentari, dagli attuali 315 senatori e 630 deputati a 200 e 400, ma l'approdo in aula non c'è ancora. Inoltre al Senato i numeri non sono più così certi, dopo le 4 espulsioni dal Movimento, tra le quali ci sono appunto 2 senatori. Uno è Gregorio De Falco, reo di aver votato contro il decreto sicurezza e di essersi astenuto al voto di fiducia sulla manovra. I famosi decreti su reddito di cittadinanza e quota 100 sono attesi in Consiglio dei Ministri a metà gennaio.
Altri provvedimenti sono il cosiddetto decreto “Concretezza”, che introduce videosorveglianza e impronte digitali contro i furbetti del cartellino, ora in commissione alla Camera dopo l'ok in prima lettura del Senato, il decreto “Semplificazioni”, con una sforbiciata a 500 leggi e l'avvio di nuovi codici che sostituiranno i testi unici, in Aula il 15 gennaio con tempi stretti perché il decreto scade il 12 febbraio, e nei primi mesi è attesa anche la proposta di legge pentastellata sulle elezioni trasparenti, dalla cabina di plexiglass alle nuove norme su scrutatori e presidenti di seggio. Congelati infine, per il momento, il decreto Pillon sull'affido condiviso, arenato da mesi in commissione giustizia, e quello sulle chiusure domenicali dei negozi.
Francesca Biliotti
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