Il mondo italiano dell'auto è in subbuglio. Secondo quanto approvato dal Parlamento Europeo, a partire dal 1° gennaio 2035 i costruttori di automobili non potranno più vendere veicoli che producono emissioni di anidride carbonica allo scarico; non sarà più possibile immatricolare vetture con motore termico alimentato a benzina o diesel. Fuori dai giochi anche le vetture ibride. Si tratta di uno stop alla produzione ma non alla circolazione, ma per l'industria del motori è uno scenario di crisi, a partire dalle medie e piccole aziende private.
La transizione verso l'elettrico è indietro e non solo nel mondo della produzione. In Italia - ad esempio- ci sono 36.000 punti di ricarica, un paese come l' Olanda ne conta 90.000; il governo proverà, tanto per cambiare, a prendere tempo; per l'opposizione è una politica sbagliata.
Nel video le interviste a Cristian Camisa (presidente CONFAPI), all'On. Manlio Messina (Fratelli d'Italia) e alla senatrice Susanna Camusso (Partito Democratico)
Antonello De Fortuna