Aveva il braccialetto elettronico il 48enne di origine tunisine che ieri sera, a Torino, ha accoltellato ed ucciso l'ex moglie, davanti ai figli. La scorsa estate il giudice aveva disposto il divieto di avvicinamento, accertamenti sono in corso per capire il perché il dispositivo non abbia funzionato. Di certo, se i carabinieri sono riusciti ad arrestarlo, mentre scappava inseguito dal figlio 13enne in lacrime che urlava chiedendo aiuto ai passanti, è grazie ai vicini cui si era rivolta spaventata la figlia adolescente della coppia.
Davanti al dolore per l'ennesimo femminicidio, tanti interrogativi ed una sola certezza: prevenzione e sensibilizzazione. Lo ribadisce l'Associazione Dire Uomo di Rimini, città che il 12 ottobre proporrà un convegno per approfondire, con più voci possibili, uno scenario di drammatica attualità: perché la legge da sola non basta e la tragedia di Torino lo dimostra.
Nel video l'intervista a Vincenzo Vannoni, psicologo e fondatore Associazione Dire Uomo