A Piazza Navona il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna Bellezza”, che approfondisce il legame tra l'artista e la Capitale. Venne a Roma nel 1779 e vi restò per tutta la vita, fonte inesauribile di ispirazione. Così Roma, a cavallo tra Sette e Ottocento, divenne inconcepibile senza Canova, e la sua arte non fu considerata tale senza Roma.
Nella Capitale Canova divenne lo scultore più celebre del suo tempo, e fu anche il più coinvolto nella salvaguardia del patrimonio culturale, come ispettore di belle arti. La mostra narra questo legame, grazie ad oltre 170 opere neoclassiche della bellezza senza tempo. A partire dalle quattro di palazzo Papafava a Padova, per la prima volta a Roma dopo 200 anni.
Opere vigorose, vitali, che sembrano vive: nella mostra sono messe delle candele a disposizione, proprio come voleva Canova. Riteneva che solo avvicinandole si sarebbe meglio ammirata la perfezione dell'opera. Ecco anche spiegate le luci soffuse per tutte le sale dell'esposizione.
Nel video l'intervista a Fabio Benedettucci, curatore Museo di Roma