Molto più di un ricettario, è parte della storia e della cultura italiana, sempre più amata all'estero. “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi arriva ora anche in Cina. Si tratta del primo manuale che ha raccolto e organizzato ricette da ogni parte della Penisola. Pubblicato nel 1891, ha creato un linguaggio comune per la cucina italiana. Dopo le diverse edizioni in ben dieci lingue, ora il testo è stato tradotto anche in cinese e presentato per l'occasione a Bologna.
Un progetto, iniziato nel 2021, realizzato dall'editore cinese Hunan Fine Arts Publishing House, con Casa Artusi e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlimpopoli (che gli diede i natali), Ambasciata d’Italia a Pechino, Istituto Italiano di Cultura di Pechino. "Siamo molto orgogliosi che sia romagnolo - commenta Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura -. Siamo consapevoli del valore del cibo come patrimonio culturale e anche per questo la nostra regione ha 44 prodotti Dop e Igp. Attraverso il lavoro di Artusi parliamo a al mondo". Una pietra miliare dell'identità gastronomica italiana, ma anche un progetto linguistico e politico. Nell'Artusi viene usata una lingua comune, che contribuisce al processo di unificazione della cultura nazionale, allora in corso.
Un libro che si mantiene vivo ancora oggi ed è considerato l'ambasciatore della cucina italiana nel mondo. "Artusi è la cucina italiana - conclude Mauro Felicori -. Cucina come arte, scienza e identità nazionale. Dunque che sia tradotto in tutto il mondo, in particolare in un Paese enorme come la Cina, è per noi una grande soddisfazione".
Nel video le interviste ad Alessio Mammi (assessore regionale all’Agricoltura) e Mauro Felicori (assessore regionale alla Cultura)