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Prendeva 900 euro al mese grazie al reddito di cittadinanza ma di fatto lavorava anche in un bar-pasticceria di Cattolica, in provincia di Rimini. Il locale, con uno staff di 12 persone, di cui uno appunto irregolare in quanto destinatario del sostegno economico e altri tre impiegati in nero, è stato chiuso per manodopera irregolare. Stessa sorte per un ristorante a Marina centro, a Rimini, che impiegava tre lavoratori in nero e due irregolari. Nove persone con rapporti di lavoro non dichiarati del tutto o irregolari in due locali: è l'esito delle ispezioni condotte nei giorni scorsi da Guardia di finanza e ispettorato territoriale del lavoro di Rimini, dedicato proprio al rispetto della normativa e dei protocolli anti Covid-19.
Salata la sanzione prevista per i datori di lavoro che impiegano lavoratori in nero: fino a 43.000 euro di multa, ma si inasprisce a fino 52.000 euro in caso di percettori di reddito di cittadinanza.