"Sappiamo che la politica comporta anche scontri" ma, come disse Aldo Moro, serve anche oggi "la comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo". Lo ha detto Sergio Mattarella incontrando le alte cariche dello Stato al Quirinale. "Una società attraversata da lacerazioni profonde corre un grave pericolo", ha sottolineato il presidente italiano spiegando che chi "riveste ruolo istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini".
"Il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all'intolleranza, foriera di conseguenze negative", ha aggiunto. "La prolungata fase di debolezza dell'economia ha inciso pesantemente sul'apparato produttivo del nostro Paese, con pesanti conseguenze occupazionali e gravi fenomeni di disgregazione sociale. Ecco la missione per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: il lavoro che manca, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica".
"Il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all'intolleranza, foriera di conseguenze negative", ha detto ancora il Presidente della Repubblica. "Il bene comune è bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l'essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco".