La nota di palazzo Chigi arriva a metà giornata, smentisce le voci di una convocazione del Ministro dell'Interno Piantedosi e nega divergenze sulle linea interna al governo sull'immigrazione. Alla vigilia dell'informativa alla Camera del responsabile del Viminale sul naufragio avvenuto a Cutro il 26 febbraio l'esecutivo - incalzato dalle opposizioni - prova a compattarsi a difesa del suo ministro. Il Presidente Meloni starebbe pensando a nuove misure che inaspriscano le pene a carico degli scafisti, ma allo stesso tempo aumentino i flussi regolari dei migranti, accolti in Italia per lavoro; si parla di una quota annuale di 100mila permessi, 20mila in più rispetto a quelli possibili oggi. Oltre a ciò Roma chiede a Bruxelles di aumentare i fondi per l'accoglienza e più impegno per la redistribuzione delle persone che sbarcano in Italia. Insomma il governo prova a preparare una piattaforma credibile in vista del Consiglio dei Ministri che giovedì prossimo si svolgerà a Cutro, il luogo della tragedia. Su tutto pende l'esito delle indagini che la Procura di Crotone sta svolgendo per ricostruire la rete di comunicazioni avvenute prima del naufragio tra le autorità, italiane ed europee, che sovrintendono i soccorsi in mare, per capire cosa sabato notte, non abbia funzionato, lasciando il barcone al suo destino.
Nel servizio di Antonello de Fortuna, le interviste a Maria Domenica Castellone (senatrice M5S) e all'onorevole Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia)