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Orsina (Luiss): "Grazie al consenso che la premia, Giorgia Meloni ha 24 mesi di navigazione tranquilla"

Il sogno proibito della presidente era arrivare al 30%: non riesce solo perché al Sud e nelle Isole non sfonda

di Francesca Biliotti
10 giu 2024
Nei riquadri Giovanni Orsina, Direttore School of Government Luiss e Lorenzo De Sio, Direttore centro italiano studi elettorali Luiss
Nei riquadri Giovanni Orsina, Direttore School of Government Luiss e Lorenzo De Sio, Direttore centro italiano studi elettorali Luiss

Premiata la polarizzazione, a destra e a sinistra, bocciata la non chiara collocazione, ecco vincitori e vinti di questa tornata elettorale. Alleanza Verdi-Sinistra azzecca i candidati, Ilaria Salis su tutti, ma anche Ignazio Marino e Mimmo Lucano, che entrano al Parlamento Europeo, e riceve il voto giovane, grazie a temi come diritti e l'ecosostenibilità sui quali è sensibile. Giorgia Meloni ha chiesto e ottenuto un plebiscito sulla sua persona: pur non andando a Bruxelles, il suo nome, “Scrivete solo Giorgia” aveva detto, prende due milioni e 300mila preferenze. L'exploit nel Nordovest, dove raccoglie quasi 600mila voti. Ma toppa al sud e nelle isole, che forse sembrano dire no alla riforma sull'autonomia differenziata che accentuerebbe le distanze col Nord e dove è il Partito Democratico ad imporsi. In questo modo Fratelli d'Italia non raggiunge il 30%, che era il sogno proibito della presidente, fermandosi al 28,8%, ma migliora rispetto alle politiche e la soddisfazione non manca.

Premiato chi ha avuto l'atteggiamento più unitario, le divisioni non pagano, è la disamina della segretaria del Pd Elly Schlein, che guadagna 5 punti percentuali dalle politiche e arriva al 24%, consacrandosi leader dell'opposizione al posto dello sconfitto Giuseppe Conte. Fuori Renzi e Calenda, non superano lo sbarramento, mentre la Lega, o meglio Salvini, da un lato perde il padre fondatore Umberto Bossi che ha candidamente affermato di aver votato Forza Italia, dall'altro azzecca il candidato, quel generale Vannacci che con le sue 500mila preferenze consente al partito e al suo leader di rimanere a galla, anche se superato di poco da Forza Italia. Il governo Meloni è così l'unico in carica, in Europa, a guadagnare consenso.

Nel video le interviste a Lorenzo De Sio, Direttore centro italiano studi elettorali Luiss; Giovanni Orsina, Direttore School of Government Luiss





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