Logo San Marino RTV

'Riviera Sicura' querela presidente albergatori Rimini per diffamazione

L'accusa è partita dopo parole su accoglienza profughi in hotel

29 mar 2022
In foto: Patrizia Rinaldis (immagine di repertorio)
In foto: Patrizia Rinaldis (immagine di repertorio)

La gestione dell'accoglienza dei profughi in fuga dall'Ucraina in strutture alberghiere del Riminese sfocia nelle polemiche e in una querela per diffamazione nei confronti della presidente di Aia-Federalberghi di Rimini, Patrizia Rinaldis. A presentarla è l'associazione Riviera Sicura, realtà che raggruppa 250 strutture ricettive e stabilimenti balneari della Riviera Romagnola coinvolta nell'accoglienza dei cittadini ucraini, che contesta le parole pronunciate dalla guida degli albergatori riminesi in un'intervista a un telegiornale regionale.

"Quello che ha affermato la presidente di Aia-Federalberghi Rimini, sulla gestione dell'accoglienza dei profughi ucraini da parte di alcuni operatori del settore", scrive l'associazione in una nota, "e cioè che avrebbero organizzato i trasporti dall'Ucraina, appena è scoppiata la guerra, per sistemarli nelle stanze dei loro alberghi, così facendo intendere l'ottenimento di un beneficio dovuto al rimborso statale in maniera poco trasparente, lede il prestigio e il decoro degli onesti albergatori che fanno parte di 'Riviera Sicura' e che per l'accoglienza hanno sacrificato soldi ed energie".

A giudizio di 'Riviera Sicura', nel servizio televisivo "sono state fatte insinuazioni gravi e sono state mosse infondate accuse nei confronti dell'associazione". Da qui, viene spiegato ancora, "un querela per diffamazione aggravata nei confronti di Patrizia Rinaldis presso la Procura della Repubblica di Rimini e di chi verrà ritenuto responsabile per il contenuto del servizio andato in onda sul canale pubblico". Il presidente di 'Riviera Sicura', Giosuè Salomone osserva "Quelle che abbiamo sentito sono parole di una gravità inaudita che non trovano alcun riscontro nella realtà". Di fatto, aggiunge in un altro passaggio della nota, "viene fatto passare il messaggio che i nostri alberghi lavorano illecitamente e lucrano sulle disgrazie dei rifugiati.

Secondo l'associazione, conclude la nota, "proprio Federalberghi Rimini già ad inizio marzo aveva candidato, ben prima di 'Riviera Sicura', i propri alberghi aderenti all'accoglienza dei rifugiati, invitando i loro associati a dare disponibilità, ma solo per accoglienza remunerata da parte dello Stato".





Riproduzione riservata ©