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Scuola, bollette e mutui: in Italia è attesa una stangata d'autunno da 1.600 euro

2 set 2023
Scuola, bollette e mutui: in Italia è attesa una stangata d'autunno da 1.600 euro

Tra bollette, alimentari, scuola, mutui benzina e ristorazione gli italiani vanno incontro ad una stangata d'autunno da 1.600 euro a famiglia. A fare i calcoli è Assoutenti che prevede rincari di 190 euro per gli alimentari, di circa 95 euro per il corredo scolastico, di più di 100 euro per i carburanti. Le note dolenti riguardano però i mutui, con oltre 1.000 euro in più. "Chiediamo al governo di rafforzare subito il taglio al cuneo, allargare il paniere anti-inflazione e intervenire sulle accise, perché anche un taglio di appena 10 centesimi determinerebbe, considerata anche l'Iva, un risparmio diretto di oltre 6 euro a pieno", ha affermato il presidente dell'associazione Furio Truzzi.

Oggi i prodotti alimentari costano il 10,1% in più rispetto allo scorso anno, un trend che se confermato nei prossimi mesi, denuncia l'associazione dei consumatori, porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia tipo a salire di 190 euro. A settembre riaprono poi le scuole: i prodotti di cartoleria registrano un incremento attorno al 9% su base annua. Una famiglia che deve acquistare tutto il corredo per l'intero anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni, ecc.) si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022, a cui aggiungere i rincari dei libri, con rincari tra il 4 e il 12%, pari a 45 euro in più.

Più caro anche spostarsi in auto: considerati i dati nel periodo settembre-dicembre 2022 il prezzo della benzina si è attestato in media a 1,679 euro al litro contro 1,947 euro di oggi. Se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, al spesa salirebbe nell'ultimo quadrimestre di 107 euro rispetto al 2022. Sul fronte dei mutui, nelle prossime riunioni della Bce, ricorda Assoutenti, potrebbero essere decisi ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Oggi un mutuo a tasso variabile dell'importo medio di 125mila euro a 25 anni (la categoria di finanziamento per acquisto prima casa più diffusa in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni Bce, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbe più cara complessivamente di circa +1.170 euro rispetto al 2022. Sarà più caro anche mangiare nei ristoranti e consumare nei bar, considerati i rincari scattati nei locali pubblici di tutta Italia: in questo comparto, conclude l'associazione, l'aggravio di spesa sarà di circa +28 euro a famiglia in 4 mesi. 





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