Settembre 2018: in un canale a bordo strada, a San Giovanni in Marignano, viene ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Difficile risalire all'identità. Un giallo che ha scosso la comunità cittadina. Da quell'episodio sono partite le indagini che hanno condotto poi alla svolta: dietro c'era un sistema di trasporto irregolare di persone, dalla Grecia all'Italia, nascoste all'interno dei van utilizzati per i cavalli. L'attività investigativa ha portato all'arresto di un 33enne, anche lui pachistano, beccato in un maneggio dalla polizia greca, per i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato in concorso e soppressione di cadavere.
Il giovane poi trovato morto si trovava proprio all'interno di uno dei van provenienti da fuori confine e lì sarebbe deceduto. Il ragazzo avrebbe pagato alcune migliaia di euro per arrivare in Italia. Sul territorio di San Giovanni in Marignano erano presenti dei cittadini pachistani impiegati come stallieri da atleti greci iscritti, ad agosto 2018, a competizioni al centro Riviera Horses. Centri ippici estranei, è stato specificato, alle dinamiche.
Non molti giorni fa giorni fa un'altra tragedia legata alla migrazione irregolare: il ritrovamento, in Gran Bretagna, di 39 cadaveri all'interno di un tir. In merito al caso nel riminese, i carabinieri sono ancora al lavoro per cercare di capire la portata del fenomeno.
Nel servizio, l'intervista a Giuseppe Sportelli, comandante provinciale dei carabinieri di Rimini