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Afghanistan: oltre 80.000, fino ad ora, le persone evacuate. Allarme ONU sui profughi

Ultimi giorni di evacuazioni, dall'aeroporto di Kabul. Ma per i cittadini afghani la strada è ormai sbarrata

25 ago 2021
Afghanistan: oltre 80.000, fino ad ora, le persone evacuate. Allarme ONU sui profughi

Ormai è una corsa contro il tempo, dopo la conferma – da parte di Biden – del ritiro dall'Afghanistan entro il 31 agosto. Oltre 80.000, ad oggi, le persone evacuate. Ma al netto degli stranieri sarebbero ben 300.000 quelle considerate più a rischio, solo contando gli ex collaboratori della missione Nato. Per loro la porta verso l'Occidente pare sbarrata, poiché i talebani hanno annunciato ieri di consentire solo agli stranieri l'accesso all'aeroporto di Kabul. Dove la situazione è sempre più caotica e drammatica. Fonti della Difesa britannica parlano di un numero crescente di persone picchiate, mentre tentavano di raggiungere lo scalo; e resta alta la minaccia terroristica: preoccupano in particolare le minacce poste dalla branca locale dell'Isis.




E dopo il vertice del G7, questa volta sono Russia e Cina a tentare un coordinamento; probabilmente anche per prevenire un dilagare di instabilità e radicalismo islamista nei rispettivi territori o zone d'influenza. Oggi un colloquio telefonico fra Vladimir Putin e Xi Jinping. Quest'ultimo avrebbe espresso la volontà di non interferire negli affari interni di Kabul, puntando ad “un ruolo costruttivo” per una soluzione politica. Mosca, dal canto suo, sarebbe disposta ad agire in modo sinergico con Pechino per combattere il terrorismo e porre fine al traffico di droga. Allarme dell'ONU, intanto, sui profughi. L'ufficio per il coordinamento degli affari umanitari informa che quasi il 60% degli sfollati, quest'anno, sono bambini. Dall'inizio di maggio più di 400mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa dell'intensificarsi dei combattimenti.





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