L'esercito ucraino avanza e guadagna terreno in tre aree contemporaneamente: Bakhmut, Toretsk e Berdyansk, liberando sette insediamenti. A riferirlo lo Stato Maggiore di Kiev. Ma per Mosca “la controffensiva ucraina non ha successo e le sue perdite sono dieci volte superiori a quelle russe”. La guerra non coinvolge solo i soldati: almeno 10 i civili uccisi e diversi i feriti in un raid russo sulla città natale di Zelensky, che promette: “I terroristi non saranno mai perdonati”. Dall'altra parte la regione russa di Kursk denuncia un bombardamento su due villaggi nel distretto di confine Glushkovsky. Intanto aumenta il numero di vittime causate dal crollo della diga di Kakhovka: secondo i filorussi sono 17, a cui si sommano le 10 dichiarate da Kiev; nella regione inondata anche casi di colera. E se da una parte Mosca si vanta della cattura di tank Leopard e blindati Bradley americani, dall'altra gli Usa si preparano ad annunciare un nuovo pacchetto di aiuti da 325 milioni di dollari: al suo interno proprio i veicoli da combattimento Bradley e Stryker. Il Wall Street Journal rivela che tra gli equipaggiamenti ci sarebbero anche proiettili di uranio impoverito. A trapelare è anche la notizia secondo la quale la Cia aveva suggerito al governo ucraino di non attaccare il Nord Stream, una volta scoperti i presunti piani di attacco. Mentre dalla Bielorussia ritorna la minaccia nucleare: in arrivo il mese prossimo le armi tattiche da Mosca e il presidente Lukashensko avverte: “Se aggrediti, le useremo”.