Hamas avverte che siglerà un accordo per il cessate il fuoco solo con lo stop permanente della guerra a Gaza e il ritiro dell'esercito israeliano, affondando così il piano proposto dal presidente Usa Biden. E' quanto riportano media sauditi. Tel Aviv, invece, fa sapere di non aver ancora avuto “una risposta formale” e che non sospenderà i combattimenti durante i colloqui.
Nella notte l'esercito israeliano ha colpito una scuola dell'Onu a Nuseirat, al centro della Striscia, dove sostiene si trovassero diversi combattenti di Hamas coinvolti nell'attacco del 7 ottobre. Secondo fonti ospedaliere di Gaza sono 37 i morti. Ma l'Idf smentisce: “Non abbiamo informazioni su vittime civili, da lì partivano attacchi da parte di 20-30 terroristi”. Medici senza frontiere calcola che da martedì l'offensiva israeliana abbia provocato la morte di 70 persone.
Mentre aumentano le tensioni al confine con il Libano, da mesi teatro di raid transfrontalieri tra le milizie di Hezbollah e l'esercito israeliano. Dopo gli ultimi attacchi, che hanno provocato incendi nel nord dello Stato ebraico, il primo ministro Netanyahu ha avvertito che il Paese è pronto per "un’azione molto intensa" lungo la frontiera. La Spagna, intanto, si unisce al processo aperto dal Tribunale internazionale di Giustizia e avviato dal Sudafrica contro Israele.