
Poco prima dell'alba, le 6:01 ora italiana, sono scattati i nuovi dazi aggiuntivi del 10% imposti dagli Stati Uniti su gran parte delle importazioni. Borse mondiali a picco ieri prima della chiusura per il weekend. Un breve respiro che tuttavia rischia di trasformarsi in tempesta alla riapertura di lunedì. Nel venerdì nero delle borse Piazza Affari ha registrato un crollo storico del 6,5%, il peggiore dal post-11 settembre. Le borse europee hanno bruciato complessivamente oltre 819 miliardi di euro in un solo giorno, con Francoforte e Londra giù del 4,95% e Parigi del 4,26%.
In due sedute, la capitalizzazione globale è diminuita di oltre 1.240 miliardi. Wall Street ha chiuso nel panico: il dow Jones ha perso il 5,5%, il Nasdaq il 5,8%. Giù anche il prezzo del petrolio e il dollaro. La risposta della Cina non si è fatta attendere: controdazi del 34% sui prodotti americani, in vigore dal 10 aprile.
Ma Donald Trump non arretra: “Arricchitevi!”, ha scritto sui social, richiamando il governatore della Fed a non fare politica. Ieri Jerome Powell aveva dichiarato che “L’impatto dei dazi è più ampio del previsto”. In Italia cresce la preoccupazione: Bankitalia rivede al ribasso le stime di crescita per il triennio 2025-2027, parlando apertamente di “effetto dazi”. La premier Meloni ha convocato per lunedì un vertice d’emergenza con i ministri economici ipotizzando, a livello europeo, anche la sospensione del Green Deal.