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Medio Oriente: si aggrava il bilancio degli attacchi di Hamas; 800 le vittime israeliane

Sarebbe imminente un'operazione di terra di Tsahal a Gaza; nell'enclave palestinese si contano al momento 560 morti. 123.000 gli sfollati

9 ott 2023

Comunque vada già raggiunto, dai gruppi armati palestinesi, un obiettivo strategico: mostrare al Mondo la potenziale vulnerabilità dello Stato Ebraico. Le cui forze armate hanno definito l'attacco a sorpresa di Hamas “di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele”. Uno choc la temporanea occupazione di vari insediamenti nei pressi di Gaza, le uccisioni indiscriminate di civili, l'esercito in molti casi sopraffatto. Stando agli ultimi report la fase più acuta della crisi parrebbe alle spalle; Tsahal avrebbe ripreso il controllo di tutte le cittadine sul confine della Striscia; pur temendosi ancora l'attivazione di cellule dormienti. Tutto ciò mentre pare imminente l'avvio di un'operazione di terra contro Hamas nell'enclave palestinese.

Già ordinato “l'assedio completo”; “non ci sarà elettricità, né cibo, né benzina” ha rimarcato il Ministro della Difesa. Dal canto loro le autorità della Striscia denunciano un bilancio parziale di quasi 560 morti a seguito dei raid aerei. Più di 123.000 gli sfollati, segnala l'ONU. Mentre in Israele si aggrava la conta delle vittime: 800, al momento; ma vi sarebbero anche 750 dispersi, e almeno 100 ostaggi nelle mani delle milizie armate. Fonti giornalistiche parlano di una mediazione del Qatar per il rilascio delle donne israeliane catturate, in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri dello Stato Ebraico.

I cui vertici si trovano a dover prendere decisioni a stretto giro a fronte di un enorme peso psicologico. E' su questo che sembra voler far leva Hamas, parlando di 4 prigionieri israeliani uccisi dagli strike su Gaza delle ultime ore. Senza contare la costante minaccia rappresentata dal lancio di razzi ed il rischio dell'attivazione di un nuovo fronte. Segnalati scontri in Cisgiordania, con la riferita uccisione di 15 palestinesi. E alta tensione alla frontiera nord, per la possibile discesa in campo di Hezbollah: al momento esclusa, dal Governo libanese.

Ma è in particolare sulla postura dell'Iran, che si focalizzano le attenzioni. Teheran ufficialmente respinge le accuse di un coinvolgimento negli attacchi. E una certa prudenza parrebbe registrarsi anche tra i massimi vertici israeliani e statunitensi; difficilmente immaginabili, del resto, gli scenari di un simile allargamento del conflitto. “Il terrore non prevarrà”, fa sapere intanto dall'Italia la Premier Meloni. La Comunità ebraica romana esprime gratitudine per la solidarietà delle Istituzioni, e la condanna – scrive - “dei responsabili delle atrocità commesse”. Notevole anche l'impatto economico, di quanto sta avvenendo in Medio Oriente. In deciso rialzo le quotazioni di gas e petrolio.





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