Alla vigilia della Festa del lavoro il Segretario Zafferani ricorda che sono 993, a marzo 2017, le persone che non hanno occupazione contro i 1.169 dell’anno precedente. "Emerge quindi una piccola ripresa", ma per la segreteria di stato questa festa "deve guardare anche a fatti concreti: elaborare interventi che possano favorire l’occupazione". Una giornata di impegno, per affermare il dialogo sociale e la concertazione; fronteggiare l'emergenza occupazionale; mettere in sicurezza il sistema bancario; ridurre il debito dello Stato; tutelare la legge sulla rappresentatività; consolidare e completare la riforma tributaria; proseguire verso l'accordo di Associazione con l'Unione Europea. Sono alcuni degli impegni su cui concentra l'attenzione la Csu. Riflettori naturalmente puntati sull'emergenza principe, al centro del primo maggio e obiettivo da perseguire nelle politiche dei governi. Il sindacato guarda quindi ad un concreto piano di rilancio economico che attiri investimenti e garantisca impieghi tutelati per giovani e disoccupati. La Csu auspica un efficace piano di sviluppo che poggi sulle solide basi dell'economia reale, della qualità dei servizi e dei prodotti, dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale. Si affianca l'Usl: “non sono più rinviabili misure urgenti a sostegno di crescita e rilancio occupazionale” e chiede che lavoro e lavoratori tornino al centro delle priorità del paese. Per Francesco Biordi la strada è quella che segue modelli innovativi, efficienti ed efficaci, ed invita il mondo del lavoro sammarinese a sperimentare una modalità partecipativa e un maggiore coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni delle imprese. Il 1°maggio si inserisce in un momento delicato e difficile - rileva il Partito socialista - che pone l'accento sulle numerose aziende che chiudono i battenti, sull'aumento dei disoccupati. Il paese – scrive il partito – si trova sull'orlo di una crisi di sistema. Fondamentale preservare il livello dello stato sociale che di fronte alla crisi economica in atto diviene ancor più vulnerabile. Assicura quindi che vigilerà affinché i lavoratori non debbano sobbarcarsi ulteriori pesi. La festa liturgica di San Giuseppe lavoratore richiama anche la prospettiva religiosa e la dimensione spirituale del lavoro. Quest'anno – scrive la diocesi San Marino Montefeltro – la festa assume maggiore rilievo poiché si colloca nel cammino di preparazione alla settimana Sociale dei cattolici italiani, dal 26 al 29 ottobre, incentrata proprio sul tema del lavoro. I vescovi invitano a riconoscere che solo la centralità del lavoro può generare un valore economico realmente propulsivo per l'intera comunità. Richiamano quindi giustizia e senso del lavoro, che deve essere libero e creativo, partecipativo e solidale. Lavoro come espressione della dignità dell'uomo e l'invito ad avere lo sguardo aperto verso chi il lavoro lo cerca e non lo trova.
Riproduzione riservata ©