Alla vigilia del Ferragosto negli ambienti politici si ragiona su uno dei temi etici più dibattuti: l'interruzione volontaria di gravidanza, con i due recenti progetti di legge di iniziativa popolare legati all'argomento e sui quali le forze politiche dovranno esprimersi. Il primo è quello che propone, tra le altre cose, l'introduzione dell'aborto entro la dodicesima settimana di gestazione. Il secondo ha come obiettivo il sostegno, a livello istituzionale ed economico, alla genitorialità e ai figli.
Ognuno dei testi risponde, quindi, a una differente visione sul tema. Entrambi sono stati esaminati in prima lettura in Consiglio e sono in attesa di esame da parte delle commissioni competenti: Affari interni e istituzionali e Igiene e sanità. "Sarà importante avere il contributo di tutti, con confronto e dialogo - afferma la presidente della commissione Affari interni e istituzionali Marica Montemaggi -. Puntiamo sulla libertà di coscienza del consigliere". Nella maggioranza Civico10, di cui Montemaggi fa parte, ha iniziato a ragionare su possibili emendamenti. "Se ci saranno delle modifiche - prosegue la presidente della commissione - saranno modifiche formali. Chiaramente vanno approfonditi punti come l'accesso all'interruzione di gravidanza delle minorenni".
L'obiettivo è avviare già dalla prossima settimana una serie di confronti tra forze politiche di maggioranza e opposizione e con il comitato promotore della legge. Si punta ad arrivare a metà settembre in commissione, per portare il testo in seconda lettura in Consiglio a ottobre. Le misure a sostegno di genitorialità e figli potrebbero invece essere inserite, suggerisce Montemaggi, nel sistema di supporti offerti ai cittadini dalla Segreteria di Stato alla Sanità.