L’Aula rimanda alla prossima legislatura gli impegni chiesti da Anis e Csu dopo la firma del contratto di lavoro

Il rinnovo del contratto di lavoro del settore privato e il bilancio della Camera di Commercio al centro del comma comunicazioni. Anis e Csu chiedono alla politica iniziative e riforme importanti. Il Segretario al lavoro ricorda la riduzione delle festività, l’introduzione del principio di maggior rappresentatività – anche per attribuire validità erga omnes ai contratti collettivi di lavoro – una legge sul credito agevolato, la non imponibilità fiscale del 50% delle ore obbligatorie previste, ore che si chiede di calcolare anche sul fronte pensionistico, dando inoltre corso alla stabilizzazione dei frontalieri quando l’accordo contro le doppie imposizioni sarà ratificato dall’Italia. Mussoni propone un ordine del giorno, presentato dal capogruppo Dc Luigi Mazza, che fissa gli impegni per la prossima legislatura e impegna a proseguire il confronto proprio su questi temi. Il Segretario all’industria ha ribadito invece la necessità di supportare il lavoro della Camera di Commercio che, rimarca Arzilli, deve diventare unico punto di riferimento per le imprese. E’ un partner importante cresciuto negli anni e il suo Consiglio d’Amministrazione, per abbassare i costi, ha annullato il gettone di presenza. L’Aula ha deliberato, all’unanimità, che la commissione antimafia prosegua la sua attività di inchiesta con l’attuale composizione e che riferisca al Consiglio entro la seconda decade di settembre. Un solo voto contrario e 48 si alla riforma della Consulta dei sammarinesi all’estero. La ratifica della Convenzione Monetaria tra San Marino e l’Unione Europea firmata nel marzo scorso ha visto Alessandro Rossi proporre un election day, un'unica data per le elezioni e per i referendum, ad iniziare da quello sull’adesione della Repubblica all’Unione. Una scelta non praticabile, gli ha risposto il capogruppo del Psd. Mi immagino, dice Claudio Felici, quale sarebbe il clima del confronto se questa materia si sovrapponesse a quella elettorale. Intanto il Segretario agli esteri anticipa che in autunno sarà in Repubblica un funzionario dell’Unione per aiutarci, dice, nell’adeguamento della normativa monetaria. A breve sarà insediata una commissione tripartita – governo, Banca Centrale, Abs, per lavorare a tutti i testi che il Titano dovrà recepire. Poi le questioni legate alla stretta attualità politica.
Sinistra Unita lamenta il mancato riferimento istituzionale sulle dimissioni di 39 consiglieri e presenta un ordine del giorno per dire no al raddoppio del finanziamento ai partiti, previsto in caso di consultazione elettorale. Chi vuole, sottolinea Francesca Michelotti, può rinunciare unilateralmente. La situazione economica impone alla politica sobrietà e rigore e non ci deve essere il minimo sospetto che la democrazia possa rappresentare un costo non tollerabile per lo Stato. Botta e risposta tra la Lista della Libertà e il Psrs. Maria Luisa Berti contesta la mancata ufficializzazione dell’uscita di Nps dalla sua lista, Paolo Crescentini replica ricordando la comunicazione data all’ufficio di presidenza poche ore prima della crisi di governo.
Romeo Morri lascia ad Angela Venturini lo scranno consigliare. Ma per un soffio ha rischiato di rimanere in Aula. Le sue dimissioni sono state accolte con 20 voti a favore, 18 contrari e un astenuto. Ha invece annunciato che non si candiderà più alle prossime elezioni, dopo 38 anni di presenza ininterrotta in Consiglio, Clelio Galassi. Nel suo intervento di saluto il rappresentante della Dc si è rivolto ai giovani. “Oggi, ha detto, è il tempo dei valori. Fatene un baluardo”.

Sonia Tura