In Austria l'europeista Alexander Van der Bellen ha vinto anche il ballottaggio bis delle presidenziali austriache, aumentando addirittura il distacco sul rivale ultranazionalista Norbert Hofer e facendo tirare un sospiro di sollievo a molti in Europa. In primavera Van der Bellen aveva vinto per una manciata di voti - 30.863 per l'esattezza - solo grazie a quelli per corrispondenza. Irregolarità nello scrutinio avevano poi portato all'annullamento del voto e un difetto delle buste (la colla non teneva) ad un ulteriore rinvio. Nella campagna più lunga e più sporca di tutti i tempi in Austria, il 72enne ha avuto il fiato più lungo e alla fine non è servito neanche il fotofinish del voto per posta, che sarà scrutinato solo domani. Il professore di economia ha conquistato il 53,3% dei consensi, distaccando nettamente Hofer, che si è fermato al 46,7%. Van der Bellen è il primo presidente verde in Europa, ma soprattutto è l'uomo che ha fermato l'onda lunga di Trump e della Brexit, che se avesse raggiunto il cuore del vecchio Continente avrebbe potuto avere effetti devastanti. La sua vittoria è una pesante sconfitta del nazionalismo e del populismo retrogrado antieuropeo, ha esultato il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz. Le prossime legislative saranno quelle della loro vittoria, ha auspicato invece la leader del Front National, Marine Le Pen.
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