In Birmania c’è stata la prima seduta del nuovo Parlamento: assente il premio Nobel e leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, che rifiuta di prestare giuramento per “salvaguardare” la Costituzione redatta dalla giunta militare. In precedenza, il presidente birmano Thein Sein aveva ribadito l’intenzione di non voler cambiare la formula del giuramento. Intanto, i ministri degli esteri dell’UE hanno deciso di sospendere per un anno le sanzioni imposte alla Birmania, con la sola eccezione dell’embargo di armi. L’Europa attende ora il rilascio incondizionato dei restanti prigionieri politici e la fine di tutte le restrizioni imposte a quelli già liberati.
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