“Oggi è una giornata importante, ci aspettiamo che le parole si traducano in fatti”. Così il Premier italiano Giuseppe Conte, a Bruxelles. E' un cambio di atteggiamento radicale, rispetto al passato, quello con il quale Roma affronta questo summit. L'obiettivo è l'inserimento – nel testo finale – del concetto di responsabilità condivisa sui salvataggi in mare; sulla falsariga di quanto avvenuto in queste ultime ore per la vicenda “Lifeline”. In caso contrario l'Italia è disposta a porre il veto. La trattativa si preannuncia in salita; la posta in gioco è la partecipazione a Schengen. “L'alternativa – ha dichiarato il Presidente francese Macron - è tra soluzioni nazionali o soluzioni europee di cooperazione. Io – ha concluso - difendo soluzioni europee”. Scettica, tuttavia, sulla possibilità di raggiungere un accordo a 28, Angela Merkel; orientata – al momento – a puntare piuttosto su quella che definisce “una coalizione dei volenterosi”. E poi una mano tesa all'Italia. “Non possiamo lasciare soli – ha detto la Cancelliera - i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi”. Nella due giorni del Consiglio Europeo anche la contrastata trattativa sull'Unione bancaria e le riforme della zona euro, nonché il negoziato per l'uscita del Regno Unito dall'UE, che rischia di non concludersi in tempo.
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