Dato non banale la raggiunta unanimità su passaggi chiave della sessione. Ieri, dopo un dibattito partecipatissimo – con l'emergere di varie sensibilità -, l'Aula ha infine parlato con una voce sola nel dar mandato al Segretario Beccari di perfezionare il negoziato con l'UE, salvaguardando le specificità del Paese. OdG firmato da tutte le forze consiliari; ad eccezione del Gruppo Misto, i cui rappresentanti non erano presenti alla notturna. E questa mattina nessun voto contrario alla ratifica del decreto sul lavoro a tempo, frutto della concertazione del tavolo tripartito. Non pareva affatto scontato alla vigilia, viste le perplessità di alcuni esponenti di Libera; ed in particolare l'approccio di RETE: refrattaria all'idea di un testo "blindato", ritenuto peraltro dal Movimento peggiorativo per i lavoratori. Opposizione comunque non pregiudiziale.
L'epilogo della votazione una dimostrazione di quella “logica di sistema” sulla quale ha più volte insistito il Segretario Lonfernini. Si è poi passati al decreto sull'antiriciclaggio: un adeguamento agli standard fissati da organismi internazionali quali il Moneyval. Normativa con un tratto “politico” chiaro, ha sottolineato il Segretario Gatti: la ricerca di un giusto equilibrio fra i principi a cui uniformarsi e criteri di proporzionalità. Riconoscimento bipartisan di una serie di passi avanti in termini di semplificazione; pur nella consapevolezza – da parte di alcuni - di residue criticità, ma si attende comunque la normativa secondaria. Tecnica l'analisi degli emendamenti; passata, dopo qualche vicissitudine, una proposta di RETE per estendere a tutti i consiglieri l'accesso ai registri dei titolari effettivi delle società e dei trust. Per il resto ok all'unanimità all'intero decreto. In prossimità della conclusione della sessione, un Ufficio di Presidenza nel quale si è decisa una nuova convocazione, lunedì, per affrontare l'ultimo provvedimento che doveva essere oggi al vaglio dell'Aula: l'emissione dei bond “interni” annuali al tasso fisso del 3,9%, per un ammontare complessivo fino a 50 milioni di euro. La prevista finestra temporale per il collocamento – consentito solo in territorio ed aperto ai risparmiatori - è fra il 3 novembre ed il 5 dicembre.
A far da contraltare ad un clima per lunghi tratti collaborativo, il duro affondo delle Opposizioni alla Maggioranza, definita in un comunicato diffuso in mattinata “vuota” e “senza idee”. Posto l'accento allora sul senso di “responsabilità” - delle forze di Minoranza - nel garantire il numero legale; e consentire dunque la trattazione degli ultimi due decreti in agenda, rispettando così gli impegni internazionali. E una frecciata anche a Motus, dopo il conseguente slittamento – deciso in UdP, in avvio di giornata – della legge sulle società benefit. In serata la replica di DML, che ha parlato di “irresponsabile e ripetuto ostruzionismo dichiarato in più sedute da diversi esponenti di Opposizione”. “Purtroppo – si legge in un comunicato - è l'ennesimo progetto che slitta per volere di qualcuno che dovrà rispondere non certo a Domani Motus Liberi ma alla cittadinanza”.