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Colloqui con il Mef: San Marino pretende risposte concrete e collaborazione fattiva

8 apr 2016
MefColloqui Mef: San Marino pretende risposte concrete e collaborazione fattiva
Colloqui Mef: San Marino pretende risposte concrete e collaborazione fattiva - Importante l'unanimità dimostrata dalle forze politiche che hanno approvato l'Ordine del Giorno in C...
L'adozione all'unanimità di un Ordine del Giorno sull'operazione della Guardia di Finanza rappresenta un fatto politico di grande significato, che rafforzerà l'azione del Governo quando a Roma si terranno i colloqui richiesti dal Titano. La nota ufficiale non solo è arrivata ma è già oggetto di confronto negli uffici ministeriali italiani. Il tono con cui San Marino esprime tutto il suo disappunto non solo è chiaro e inequivocabile, ma spinge l'esecutivo italiano a portare risposte e atti concreti per chiudere una volta per tutte una partita che di fatto era già chiusa dalla firma degli accordi e dall'ingresso di San Marino nella White List. Da Roma si parla di strascichi di indagini precedenti, ma il danno causato alla Repubblica è grave. La Commissione Affari Esteri, nel documento approvato, esprime forte preoccupazione, riconferma la scelta di San Marino verso la piena trasparenza e l'adeguamento agli standard internazionali, ma manifesta un forte disappunto verso una iniziativa che coinvolge anche persone fisiche e giuridiche sammarinesi. Mettendo da parte divisioni e schieramenti, la politica tutta, senza nessuna defezione, contesta con forza questo atteggiamento e sollecita il Governo a comunicare questo disagio al Governo italiano. Lo faccia senza esitazioni, afferma in pratica l'ordine del giorno, e lo faccia rapidamente. Da Palazzo Begni si fa sapere che il lavoro diplomatico è già iniziato e che gli incontri richiesti si stanno preparando. Difficile ancora capire se il dialogo sarà con il solo Ministro dell'Economia Padoan, o se vedrà la partecipazione di altri membri del Governo italiano, come dovrebbe essere, dal momento che la nota del Congresso di Stato è stata inviata al Consiglio dei Ministri. Insomma, per il Titano non bastano più rassicurazioni e parole di circostanza. Si pretendono risposte concrete e atti di collaborazione fattiva.

SB

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