Questa volta la Commissione parla, o meglio, scrive. Dopo mesi trascorsi ad indagare nel più assoluto riserbo, i Commissari antimafia affidano ad un comunicato la secca smentita alle notizie pubblicate oggi dal “Nuovo Quotidiano di Rimini”. Tendenziose e prive di fondamento, si legge nella nota. Dalla Commissione consiliare di inchiesta non ci sono state, né ci saranno, fughe di notizie. Il giornale riminese anticipava il coinvolgimento di 6 politici: almeno 4 – si legge - sarebbero della Dc, gli altri del Psd. I loro nomi, scrive il quotidiano, comparirebbero nei verbali “a volte come conoscenti, altre come amici ma anche come nemici da avvicinare” per i protagonisti dell’indagine “Staffa”. Notizie false e tendenziose, replica la Commissione, lasciando intendere lo scopo di favorire mire e interesse particolari. L’organismo che – ricordiamo - ha poteri inquirenti, riferirà al Consiglio Grande e Generale in ottemperanza al mandato ricevuto. Ieri, sul tavolo del Congresso di Stato, proprio la preparazione della prossima convocazione dell’Aula. L’Esecutivo proporrà all’Ufficio di Presidenza le date del 17,18 e 19 settembre. L’ordine del giorno dovrebbe vedere, dopo il consueto comma comunicazioni, la nomina dei Capitani Reggenti per il prossimo semestre. Poi la lettura della relazione della Commissione antimafia e il dibattito, che probabilmente vedrà intervenire tutti i consiglieri, con la sola eccezione dei membri della Commissione di inchiesta. Avrebbero deciso di non prendere la parola, lasciando parlare le carte, proprio per evitare strumentalizzazioni.
Sonia Tura
Sonia Tura
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