Anticipando che nel Consiglio di febbraio relazionerà ampiamente sia sull'incontro a Roma con Emma Bonino che a Bruxelles con Barroso, il Segretario Valentini nel comma comunicazioni della Commissione Esteri ha riferito che al decreto per l'uscita di San Marino dalla black list manca solo la firma di Saccomanni. L'iter burocratico è finito. Valentini ha poi aggiunto che a Bruxelles Barroso ha affermato che il rapporto bilaterale di San Marino con l'Italia è determinante anche nei rapporti di San Marino con l'Unione Europea. Una commissione dell'Ue verrà sul Titano il 6-7 marzo prossimi per ulteriori consultazioni.
Per i commissari di Civico 10, Partito Socialista, Sinistra Unita e Unione per la Repubblica il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri è stato deludente e per certi versi scontato.
Valentini – recita una loro nota congiunta - aveva la possibilità di ammettere le difficoltà nel rapporto italo-sammarinese e gli errori commessi nella gestione d’importanti questioni di politica estera. Invece ha vinto il pudore e la difesa cieca dell’operato, nonostante l’evidente incapacità di gestire una questione più grande di lui su cui il resto del governo spesso interviene per tentare di mettere una pezza. Matteo Zeppa di Rete si è appellato alla volontà effettiva di operare come Nazione per uscire dalla black list. “Non esiste né maggioranza, né opposizione - ha detto - eppure dal 2008 ad oggi continua la diatriba politica”. Rimarcata da Zeppa, come emblematica, la gaffe del comunicato stampa diffuso il giorno prima della visita di Zanonato.
Luca Salvatori
Per i commissari di Civico 10, Partito Socialista, Sinistra Unita e Unione per la Repubblica il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri è stato deludente e per certi versi scontato.
Valentini – recita una loro nota congiunta - aveva la possibilità di ammettere le difficoltà nel rapporto italo-sammarinese e gli errori commessi nella gestione d’importanti questioni di politica estera. Invece ha vinto il pudore e la difesa cieca dell’operato, nonostante l’evidente incapacità di gestire una questione più grande di lui su cui il resto del governo spesso interviene per tentare di mettere una pezza. Matteo Zeppa di Rete si è appellato alla volontà effettiva di operare come Nazione per uscire dalla black list. “Non esiste né maggioranza, né opposizione - ha detto - eppure dal 2008 ad oggi continua la diatriba politica”. Rimarcata da Zeppa, come emblematica, la gaffe del comunicato stampa diffuso il giorno prima della visita di Zanonato.
Luca Salvatori
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