I ballottaggi in 75 comuni italiani vedono il trionfo del centrodestra, con la Lega sempre più forza trainante. Malissimo il centrosinistra, che perde anche le storiche roccaforti in Toscana e Umbria.
Centrosinistra in emorragia, anche in zone un tempo decisamente rosse, come Massa, Siena, Pisa.
Persa anche Terni, in Umbria, dopo 20 anni, e dopo ben 70 anche la lombarda Cinisello Balsamo va al centrodestra.
Netto dunque il successo della coalizione, con la Lega sempre più prima forza: a Silvi, provincia di Teramo, eletto il primo sindaco leghista d'Abruzzo, Andrea Scordella. A Ragusa vince il sindaco di Fratelli d'Italia.
Su 75 comuni coinvolti da un secondo turno con grande astensionismo, solo il 46,11% è tornato al voto, in Sicilia addirittura il 40 perdendo 20 punti percentuali, 17 erano i capoluoghi di provincia, e il centrodestra se ne è accaparrati 11, 5 il centrosinistra che però ne aveva 17, e 1 al M5S che comunque conquista altre due piazze di peso come Avellino e Imola. Ad Ancona si conferma il Pd.
A Imperia rivincita personale per Claudio Scajola: l'ex ministro di Berlusconi batte il candidato del presidente di Regione Toti. “E' una sconfitta netta – è il primo commento del reggente del Pd, Maurizio Martina – nelle ex regioni rosse c'è un cambiamento profondo che dobbiamo comprendere. Alcuni temi, come quello della sicurezza, ci hanno messo in difficoltà”. E l'ex ministro Calenda parla di “navigazione a vista che sta portando il centrosinistra all'irrilevanza, proprio quando l'Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto – è la sua esortazione – linguaggio, idee, persone, organizzazione. Andare oltre il Pd”, conclude, rilanciando l'idea del fronte repubblicano. “Il centrodestra unito ha ottenuto una grande vittoria” dice invece Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato “l'arretramento del M5S – conclude – e la disfatta del centrosinistra sono la riprova che l'unica coalizione politica gradita al Paese è quella formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia”.
Francesca Biliotti
Centrosinistra in emorragia, anche in zone un tempo decisamente rosse, come Massa, Siena, Pisa.
Persa anche Terni, in Umbria, dopo 20 anni, e dopo ben 70 anche la lombarda Cinisello Balsamo va al centrodestra.
Netto dunque il successo della coalizione, con la Lega sempre più prima forza: a Silvi, provincia di Teramo, eletto il primo sindaco leghista d'Abruzzo, Andrea Scordella. A Ragusa vince il sindaco di Fratelli d'Italia.
Su 75 comuni coinvolti da un secondo turno con grande astensionismo, solo il 46,11% è tornato al voto, in Sicilia addirittura il 40 perdendo 20 punti percentuali, 17 erano i capoluoghi di provincia, e il centrodestra se ne è accaparrati 11, 5 il centrosinistra che però ne aveva 17, e 1 al M5S che comunque conquista altre due piazze di peso come Avellino e Imola. Ad Ancona si conferma il Pd.
A Imperia rivincita personale per Claudio Scajola: l'ex ministro di Berlusconi batte il candidato del presidente di Regione Toti. “E' una sconfitta netta – è il primo commento del reggente del Pd, Maurizio Martina – nelle ex regioni rosse c'è un cambiamento profondo che dobbiamo comprendere. Alcuni temi, come quello della sicurezza, ci hanno messo in difficoltà”. E l'ex ministro Calenda parla di “navigazione a vista che sta portando il centrosinistra all'irrilevanza, proprio quando l'Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto – è la sua esortazione – linguaggio, idee, persone, organizzazione. Andare oltre il Pd”, conclude, rilanciando l'idea del fronte repubblicano. “Il centrodestra unito ha ottenuto una grande vittoria” dice invece Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato “l'arretramento del M5S – conclude – e la disfatta del centrosinistra sono la riprova che l'unica coalizione politica gradita al Paese è quella formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia”.
Francesca Biliotti
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