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Consiglio: approvato l'odg sulla Commissione Antimafia poi la discussione sulla crisi di governo

17 lug 2012
Consiglio: approvato l'odg sulla Commissione AntimafiaConsiglio: le interviste a Claudio Felici e Luigi Mazza
Consiglio: le interviste a Claudio Felici e Luigi Mazza - -
Tutta l’Aula dice si all’ordine del giorno che vuole garantire il lavoro della commissione antimafia anche in caso di ordinaria amministrazione. Fissata anche la data per il riferimento al Consiglio: entra la seconda decade di settembre. Adesso si discutono le dimissioni dei Segretari di Stato alla giustizia e alla cultura. Un confronto fiume con 62 richieste di parola. Augusto Casali ripercorre la sua esperienza in maggioranza, ricorda le difficoltà e gli ostacoli che Governo e maggioranza hanno dovuto incontrare, insieme alle tensioni interne al Patto. Poi torna a dire no alla riforma tributaria. “Una operazione, la definisce, di alcuni partiti del Patto, del Psd e della Csu, consumata sulla testa dei lavoratori” . Ho deciso, ripete, di porre fine a una sceneggiata. Il Patto non c’è più. Stesso partito ma valutazione opposta per Massimo Cenci che dice: resto fedele all’impegno preso con gli elettori e non condivido la scelta di Nps. Il governo non rimarrà in carica un giorno in più del necessario, assicura il Segretario agli esteri definendo la scelta di Casali, un atto irresponsabile che privilegia gli interessi di bottega rispetto a quelli del Paese. In questa fase, dice Antonella Mularoni, le forze responsabili devono vedere insieme quel che serve nell’immediato per la Repubblica. Insomma ci si avvia al passaggio elettorale e questo, sottolinea il capogruppo del Psd, deve avvenire nella massima chiarezza. E’ crisi di governo, ribadisce. La maggioranza di prima oggi ha 28 voti e non può governare. Resta da decidere il futuro della riforma tributaria. Quel che resta del Patto vorrebbe portarla al voto. Avrà l’appoggio del Psd? Come sempre, risponde Felici, valuteremo e ci prenderemo le nostre responsabilità La riforma tributaria è importantissima per il Paese e per i prossimi esami internazionali, ribadisce il capogruppo della dc. Se non ci sarà accordo, dice Luigi Mazza, sarà il primo impegno del nuovo governo. Siamo pronti a presentarci al Paese per andare a votare. La riforma fiscale è fondamentale per il futuro del Paese non per il governo, rimarca il capogruppo di ap Roberto Giorgetti. Se ci sono le condizioni politiche, dice, siamo per portare a casa questo risultato.
La crisi politica è conclamata ma nulla è mutato negli atteggiamenti del Patto, accusa Alessandro Rossi. Si pretende di dettare l’agenda politica del Paese nonostante non ci sia più la maggioranza dice il coordinatore di Sinistra Unita. Se si prosegue in questa direzione il risultato è un ribaltone. Quando non si hanno più i numeri, ribadisce, si danno le dimissioni dal governo. Intanto il Segretario alla cultura contesta la scelta del Congresso di Stato che oggi ha assegnato, ad interim, le deleghe che erano di Morri e Casali e annuncia una protesta formale alla Reggenza. Una scelta illegittima, dice, o viziata da eccesso di potere. Prima il Consiglio prende atto delle dimissioni e poi il governo distribuisce le deleghe.
Nel video le interviste a Claudio Felici e Luigi Mazza.

Sonia Tura

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